Итальянский язык с Итало Кальвино. Марковальдо, или времена года в городе / Italo Calvino. Marcovaldo ovvero Le stagioni in città (Кальвино, Франк) - страница 70

— Pensa che io dovrei mangiare fritto di cervella…

Marcovaldo guardò il piatto sul davanzale. C'era una frittura di cervella morbida e riccioluta come un cumulo di nuvole. Le narici gli vibrarono.

— Perché: a te non piace, il cervello?… — chiese al bambino.

— No, m'hanno chiuso qui in castigo perché non voglio mangiarlo. Ma io lo butto dalla finestra.

— E la salciccia ti piace?…

— Oh, sì, sembra una biscia… A casa nostra non ne mangiamo mai…

— Allora tu dammi il tuo piatto e io ti do il mio.

— Evviva! — Il bambino era tutto contento. Porse all'uomo il suo piatto di maiolica con una forchetta d'argento tutta ornata, e l'uomo gli diede la pietanziera colla forchetta di stagno.


Così si misero a mangiare tutti e due (таким образом, они оба принялись за еду): il bambino al davanzale e Marcovaldo seduto su una panchina lì di fronte (ребенок на подоконнике, а Марковальдо — сидя на скамье там напротив), tutti e due leccandosi le labbra e dicendosi che non avevano assaggiato mai un cibo così buono (оба облизывая себе губы и говоря себе, что никогда не пробовали столь вкусной еды).

Quand'ecco (как вдруг), alle spalle del bambino compare una governante colle mani sulle anche (за спиной ребенка появляется гувернантка с руками на бедрах).

— Signorino! Dio mio (Боже мой)! Che cosa mangia (что Вы едите)?

— Salciccia! — fa il bambino (сказал мальчик).

— E chi gliel'ha data (кто вам ее дал)?

— Quel signore lì (вон тот господин: «тот господин там»), — e indicò Marcovaldo (и указал на Марковальдо) che interruppe il suo lento e diligente mastichio d'un boccone di cervello (который прекращает свое медленное и старательное пережевывание кусочков мозга; diligente — прилежный, старательный; усердный).

— Butti via (выбросите)! Cosa sento (как пахнет)! Butti via!

— Ma è buona (но она вкусная)…

— E il suo piatto (а Ваше блюдо)? La forchetta (вилка)?

— Ce l'ha il signore (оно у господина)… — e indicò di nuovo Marcovaldo (и снова показал на Марковальдо) che teneva la forchetta in aria con infilzato un pezzo di cervello morsicato (который держал вилку в воздухе с нанизанным на нее надкусанным куском мозга; morsicare — кусать; покусывать; morso, m — укус; откушенный кусок; mordere — кусать, откусывать; morso — укушенный).

Quella si mise a gridare (та принялась кричать): — Al ladro (караул/грабят; ladro, m — вор)! Al ladro! Le posate (/столовые/ приборы)!


Così si misero a mangiare tutti e due: il bambino al davanzale e Marcovaldo seduto su una panchina lì di fronte, tutti e due leccandosi le labbra e dicendosi che non avevano assaggiato mai un cibo così buono.